"Fosca" è il racconto più celebre di Igino Ugo Tarchetti, esponente della scapigliatura milanese di metà '800. E' la storia di un'amore morboso, oscuro, inspiegabile ma interamente vissuto dall'idillio alla tragedia. Il protagonista, Giorgio, ufficiale dell’esercito, è diviso tra due immagini femminili: Clara, donna bella e serena, con cui ha una relazione felice e gioiosa, e Fosca, bruttissima, isterica, dalla sensibilità acuta e patologica. Fosca è la cugina del colonnello comandante la guarnigione della piccola città dove Giorgio, come ufficiale, è destinato. Nella cornice grigia ella provincia si svolge il nucleo della vicenda, che è povera di eventi esteriori e tutta giocata a livello psicologico. A poco a poco Giorgio subisce il fascino morboso di Fosca, senza potersene più liberare. La donna muore dopo una spaventosa notte d’amore con lui, e il protagonista resta come contaminato dalla malattia della donna.
Qui proponiamo tre brani tratti dal racconto:
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